Crisi di governo, «ogni giorno perso a litigare non fa crescere il nostro Paese»

CAMPOBASSO. Durante la pausa estiva, il Coordinamento della Cisl Poste Molise esce allo scoperto in merito alla situazione di instabilità politica. «Se non risolta rapidamente – riferisce Antonio D’Alessandro, Segretario Cisl - si ridurrà la crescita del Paese. Alla vigilia di un'importante legge di stabilità – dichiara Antonio D’Alessandro - serve un’azione ed interlocuzione forte per delineare nuove politiche europee che escano dalla logica dell'austerità. Il Sindacato è pronto nel sostenere tutto ciò, avendo come obiettivo la crescita e la creazione di lavoro stabile con diritti pieni ed esigibili.
È necessario un atto di responsabilità – continua Antonio D’Alessandro - per scongiurare che il Paese resti senza una guida, abbiamo la necessità di un Governo nel pieno delle sue funzioni senza sotterfugi politici. È necessario dimostrare serietà e maturità. Le forze politiche parlamentari devono porre al centro delle loro funzioni istituzionali gli interessi generali del Paese e del mondo del lavoro e non l'interesse particolare di breve respiro, come più volte sollecitate dallo stesso Presidente della Repubblica, assicurando in tempi brevi un'indispensabile forma di governo ed un chiaro indirizzo economico e sociale, per rafforzare i legami di solidarietà, per unire e non di dividere il Paese.
È necessaria una politica che dia risposte sul futuro e la qualità del nostro sistema industriale e produttivo, sui problemi della pubblica amministrazione, del sistema di istruzione e conoscenza e della sanità pubblica, il divario crescente tra Nord e Sud, la paralisi dei cantieri pubblici per le necessarie infrastrutture materiali e sociali.
Al sistema Paese serve il prima possibile un piano straordinario di investimenti pubblici, una riforma fiscale fondata sul principio della progressività che riduca le tasse al lavoro dipendente e ai pensionati, una vera lotta all'evasione fiscale e al lavoro nero, il rinnovo dei contratti nazionali pubblici e privati, la detassazione degli aumenti salariali ed il superamento dei contratti pirata, riforma della pubblica amministrazione e assunzione di personale in tutti i comparti pubblici a partire dalla sanità, una nuova politica industriale che indirizzi i processi di innovazione, di crescita dimensionale delle imprese, garantisca il diritto permanente alla formazione e metta al centro la salute e la sicurezza sul lavoro, una nuova politica della cultura e del turismo asse di crescita per un paese quale l'Italia, una vera riforma delle pensioni che dia un futuro ai giovani, risponda ai bisogni delle donne e riconosca i lavori più disagiati. Le cose da fare sono tante – conclude Antonio D’Alessandro - non è possibile aspettare oltre, ogni giorno perso per litigare serve solo a non far crescere il nostro Paese».